Economia circolare. Futuro della sostenibilità?

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Economia circolare. Futuro della sostenibilità?

Economia Circolare sostenibilità

Economia circolare. Futuro della sostenibilità?

Il mondo genera 2,01 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani all’anno secondo i dati emessi dalla Banca Mondiale. Inutile dire che stiamo producendo rifiuti a un ritmo molto più alto di quello che il pianeta può decomporre. Se l’industria è sempre indicata come primo colpevole in realtà è che chiunque di noi produce dei rifiuti. Il vero responsabile non va cercato in una sola componente socio-economica. Quello che va messo in discussione è l’intero sistema basato sul “produrre, utilizzare e scartare” ovvero la cosiddetta economia lineare. Il problema si risolve solo con un’ottica a lungo termine e la soluzione è quella di favorire l’economia circolare al posto dell’attuale sistema dominato dall’economia lineare.

Economia lineare contro economia circolare

In linea di principio, l’economia lineare si presenta come segue:

  • si prelevano dall’ambiente delle materie prime;
  • vengono prodotti dei beni;
  • i consumatori li usano;
  • i prodotti si trasformano in rifiuti.

Molto probabilmente, questi rifiuti inquineranno il nostro pianeta. Di conseguenza verranno prodotti nuovi beni da altre materie prime per sostituire quelli vecchi. Dovremo quindi estrarre altre materie prime per questi beni che finiranno per produrre altri rifiuti.

Questo non è un problema finché l’economia è relativamente piccola rispetto al nostro ecosistema naturale. Tuttavia basta sapere quanto materiale finisce negli oceani per giungere alla conclusione che l’economia lineare non è più sostenibile.

L’economia circolare, al contrario, ha l’obiettivo opposto: limitare radicalmente l’estrazione di materie prime e la produzione di rifiuti. Lo fa recuperando e riutilizzando quanti più prodotti e materiali possibile. 

L’economia circolare trae la sua filosofia da quello che è l’ambiente naturale dove ogni forma organica non diventa un rifiuto inutilizzabile ma rientra nel ciclo diventano a sua volta nuovo nutrimento o substrato per altre forme di vita.

I principi cardine dell’economia circolare

Proprio osservando il ciclo organico del pianeta si riescono a evincere i quattro principi cardine su cui si basa l’economia circolare.

Niente rifiuti ma nuovo cibo

Questo principio sta per il ciclo continuo di materiali e prodotti. Un materiale o un prodotto che non viene più utilizzato, non dovrebbe diventare un “rifiuto”, ma dovrebbe invece far parte di un nuovo ciclo di utilizzo. In natura, i rifiuti di una specie sono sempre il cibo di un’altra specie. Ad esempio, gli uccelli mangiano le bacche. Gli escrementi di uccelli contenenti semi di bacche e che agiscono come fertilizzanti, consentono a questi di crescere in piante. Dovremmo usare lo stesso principio nel riciclo, trasformando un vecchio rifiuto in materiali per nuovi prodotti (plastica, vetro, carta). 

Nel campo delle plastiche, dove spesso questo materiale è indicato come tra i maggiori colpevoli della produzione di rifiuti, è avvenuta molta ricerca nell’ottica dell’economia circolare. Oggi sono proprio le bioplastiche, ottenute da base vegetale, a essere tra i materiali più facilmente riciclabili con processi che richiedono molta meno energia rispetto a materiali da sempre considerati ecologici come il vetro.

Resilienza attraverso la diversità

Resiliente significa essere in grado di affrontare il cambiamento pur continuando a svilupparsi. Una maggiore biodiversità contribuisce alla salute generale del sistema. I sistemi con molti componenti diversi si dimostrano più resilienti. Una giungla, o un ecosistema forestale, possono servire come esempi di questo principio in natura. In un sistema artificiale, potrebbe trattarsi di un’azienda agricola che produce alimenti diversi in cui i processi di produzione sono interconnessi.

Energia da risorse rinnovabili

L’energia solare, l’energia eolica, l’energia delle maree sono le principali fonti rinnovabili che dovrebbero essere utilizzate di più. In un sistema naturale, una pianta utilizza la luce solare per crescere. In un mondo creato dall’uomo, dovremmo anche utilizzare l’energia rinnovabile invece del petrolio e del gas.

Pensare alle interazioni di tutto il sistema

Questo principio riguarda numerosi attori che lavorano insieme per creare flussi efficaci di materiali e informazioni. In natura, questo è il modo in cui opera la catena alimentare. Se una specie si estingue, può interessare molte altre specie, perché sono interdipendenti in modi complessi. Nel sistema creato dall’uomo, i cambiamenti che apportiamo possono portare a effetti inaspettati e spesso imprevedibili.

Perché è importante un’economia circolare?

Un’economia circolare acquisisce un significato immenso di fronte a un cambiamento climatico senza precedenti. Diversi sono gli studi che hanno confermato che un importante contributo alle emissioni di gas serra è l’estrazione e la lavorazione delle risorse naturali. Con un’economia circolare si può dare priorità al recupero del materiale rispetto alla produzione dello stesso di fatto riducendo l’impatto di tali emissioni.

Un’economia circolare è meglio per le imprese

Tutte le risorse sono limitate. Ed è importante comprendere la possibilità di un mondo in cui quelle risorse si riducono praticamente a zero, quindi possiamo pianificare in anticipo ed evitare un tale risultato. Un modello economico circolare è semplicemente più conveniente da gestire. Un’azienda che crea prodotti in un modo che non è sostenibile, si sta portando fuori dal mercato sul lungo termine. Ma anche da una prospettiva a breve termine, un’economia circolare presenta numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi operativi mediante l’approvvigionamento di materiali riciclati e altro ancora.

Un’economia circolare è meglio per il mondo

L’estrazione mineraria e la raffinazione creano molti rifiuti e hanno un impatto enorme sull’ambiente. Anche l’agricoltura non è sostenibile. Quando si creano modelli circolari all’interno della catena di approvvigionamento o del processo di raccolta, si riduce sostanzialmente il prezzo pagato dall’ambiente.

Un’economia circolare è meglio per tutti

L’unico motivo per cui le persone lavorano è creare una vita dignitosa per sé stesse e per i propri cari. Chiunque ama godersi delle attività che lo appagano e trascorrere del tempo con la famiglia e gli amici senza doversi preoccupare di dover trovare le risorse per il prossimo pasto o di avere un posto sicuro dove dormire. Le economie circolari consentono a tutti noi di vivere le nostre vite migliori.